Il miele bio di Sant’Erasmo e il cucchiaino d’argento nello Scrignetto del Doge realizzato secondo l’antica tecnica veneziana dei Vazineri che risale al 1300
In vista del 1600 anni di Venezia ecco lo Scrignetto del Doge. Si tratta di un nuovo contenitore realizzato ad hoc dall’artigiano Andrea Baso di Castello, unico erede dell’antica Schola de Santa Lena (Sant’Elena) dei Vazineri o Vaginari dal 1314, che riuniva costruttori commercianti di scrigni, astucci e foderi.
Lo Scrignetto custodisce tre vasetti di miele bio di Sant’Erasmo dell’azienda agricola condotta da Mara La Rosa e famiglia, assieme all’originale cucchiaino in argento 925‰ realizzato a San Lio, in Calle dei Fabbri, dall’orafo Stefano Ghezzo. La forma di paletta, appositamente studiata con Flavio Marinello dell’Oreficeria Meneghetti di Rialto, consente di gustare in modo sensazionale il nettare prodotto da 2.000.000 di api stanziali nell’isola orto della Laguna di Venezia, patrimonio mondiale Unesco. Concept progetto a cura di Vittorio Baroni.
E dopo lo Scrigno del Doge con la tovaglietta in merletto di Burano dell’Atelier Martina Vidal, le api d’oro e d’argento, il dolce ideato per i 300 anni del Caffè Florian, da oggi il progetto aggiunge una nuova proposta con la quale si vuole rafforzare il concetto vincente della cooperazione tra Artigianato e Agricoltura.
La filosofia che ispira il tutto è quella delle api, nel senso di creare sinergie cooperando nel lavoro, proprio come fanno gli operosi insetti che svolgono un ruolo fondamentale nel ciclo della natura. Questa è anche la strategia individuata per affrontare in modo resiliente la crisi causata dal Covid e promuovere nuova economia sostenibile a Venezia.
Lo Scrignetto del Doge di Venezia, miele bio di Sant’Erasmo e cucchiaino argento


Immagine insegna della Mariegola Arte dei Vazineri del 1314, restaurata anno 1733

Il cucchiaino d’argento con il miele di Sant’Erasmo e la tovaglietta in merletto di Burano
